Gatti e viaggi

È ormai tempo di vacanze e come ogni anno milioni di italiani lasceranno per qualche settimana le loro case per recarsi in diverse località. Sono sempre più le persone che preferiscono portarsi dietro i loro amici a quattro zampe piuttosto che lasciarli a casa da soli e pagare per qualcuno che gli badi in loro assenza.

Nonostante i gatti posseggano un animo casalingo e siano abituati alla loro routine, talvolta le persone vorrebbero poterli portare in vacanza con sé in una nuova città, al mare o in montagna; qualunque sia la meta, se si ha in programma di viaggiare con il proprio gatto, prepararlo in modo adeguato può facilitare molto le cose ed evitare di rendere la vacanza un ulteriore motivo di stress. 

Oggi siamo qui con voi non solo per vedere alcuni consigli su come affrontare il viaggio al meglio insieme al vostro gatto, ma soprattutto per informarvi su quanto riguarda le norme e le regole che bisogna rispettare a seconda del mezzo di trasporto scelto per raggiungere la località di vacanza. 

Infatti prima di partire sarebbe buona norma informarsi a dovere, dal momento che come per noi ci sono alcune regole a cui adeguarsi, anche per i nostri amici felini ve ne sono.

È innanzitutto necessario fare una prima distinzione tra viaggi in Italia e viaggi all’estero, dal momento che vi sono alcune differenze. In Italia infatti per soggiornare in una casa di vacanza o albergo, non vi è la necessità di alcun documento particolare. Tuttavia qualche struttura alberghiera potrebbe richiedere il libretto sanitario e un sovrapprezzo per l’animale. Vi consigliamo di chiamare per tempo e chiedere informazioni direttamente ai responsabili dell’hotel nel quale si ha intenzione di soggiornare. 

Le procedure sono invece differenti per i viaggi all’estero, per i quali è richiesto obbligatoriamente un passaporto europeo. Vi elenchiamo velocemente qui di seguito il procedimento da seguire per ottenerlo: 

è necessario che al gatto venga applicato il microchip e che sia stato portato a compimento l’iter vaccinale, a cui va aggiunto anche il vaccino antirabbica. Una volta effettuato ciò, bisogna poi presentare la registrazione all’anagrafe e il certificato di vaccinazione antirabbica (con indicazione del lotto) all’Asl veterinaria che procederà con il rilascio del passaporto. Tuttavia vi sono paesi che richiedono ulteriori accortezze, di conseguenza sarebbe meglio, prima di partire, assicurarsi di ricercare le informazioni necessarie presso le autorità governative preposte o in alternativa presso l’ambasciata del paese che si ha intenzione di visitare, circa la necessità di effettuare eventuali trattamenti aggiuntivi, quali per esempio l’antiparassitario, che in caso dovrà essere appositamente dichiarato ed inserito nel passaporto da un veterinario abilitato.

passaporto europeo

È altrettanto importante informarsi su tutte le regole anche relative all’ingresso di animali nell’UE, per quanto concerne il viaggio di ritorno, in quanto la normativa è sempre in evoluzione e potrebbero essere richieste ulteriori attestazioni quali la titolazione anticorpale per il vaccino dell’antirabbica, per la quali bisogna attivarsi un po’ di settimane prima della partenza per avere l’attestazione da parte di laboratori specifici e portarla all’ASL.

Purtroppo non è sempre facile trovare un albergo o agriturismo che accetti anche la presenza di gatti, a causa della loro nomea di farsi le unghie su mobili e divani; gli hotel richiedono addirittura una tassa di soggiorno a parte per il vostro amico a quattro zampe e tale sovrapprezzo può variare tra i dieci ed i cinquanta euro. Inoltre in hotel bisogna fare molta attenzione ad avvertire la reception e gli addetti alle pulizie che non devono sistemare la stanza al mattino, dal momento che aprendo la porta rischierebbero di far fuggire il gatto. Dal momento che è facile che gli addetti alle pulizie si scordino di questa informazione, consigliamo di lasciare un cartello al di fuori della porta della camera di hotel con su scritto “non aprire, gatto feroce” in modo da intimorire chi voglia provare ad entrarvi.

In campeggio il problema potrebbe invece risultare nel numero elevato di persone che potrebbero spaventarlo, se non abituato; sconsigliamo vivamente di portare il gatto in tenda dal momento che sarebbe lasciato completamente libero di girare in un posto a lui sconosciuto, potrebbe invece essere un’ottima alternativa il bungalow in cui il gatto può rimanere tranquillamente dentro al sicuro.

Probabilmente la vacanza più facile da attuare con la presenza di un gatto è quella in una casa in affitto. Portarsi dietro alcuni oggetti della sua quotidianità possono aiutarlo ad ambientarsi più facilmente nella nuova casa.

Andiamo ora a vedere caso per caso quali sono le regole da seguire a seconda del mezzo di trasporto scelto, in modo da garantire ai nostri amici felini un viaggio sicuro e nel rispetto delle norme.

Auto

In Italia l’articolo 169 del codice della strada consente di portare liberamente in auto un cane o un gatto, o un numero superiore di animali, purché essi siano custoditi nell’apposita gabbia o contenitore, oppure nel vano posteriore dell’automobile adeguatamente separato dai sedili posteriori da una rete o simili. Il gatto va ovviamente sempre nel trasportino e da esso non vi deve mai uscire per tutta la durata del viaggio.

Per far sì che al gatto non manchi mai acqua per dissetarsi, esistono degli abbeveratoi appositi che possono essere attaccati alla rete del trasportino che deve essere reso stabile attraverso l’utilizzo delle cinture di sicurezza, le quali fanno in modo che esso ed il gatto al suo interno non vengano sballottati durante il viaggio. 

Sarebbe invece meglio evitare il cibo se la lunghezza del viaggio lo permette: a stomaco vuoto è più difficile che il gatto si senta male. In alternativa si scelga di dare un cibo più facilmente digeribile, dunque l’umido in questi casi risulta essere meglio del cibo secco.

Per quanto riguarda invece i bisogni, l’ideale sarebbe mettere delle traversine sul fondo del trasportino, in modo che esse assorbano i liquidi evitando così di lasciare il proprio gatto in un ambiente sporco per più ore.

Treno

In Italia le compagnie di Italo e Trenitalia non hanno restrizioni o costi aggiuntivi per far viaggiare i gatti nel trasportino che non ecceda le dimensioni di 70 x 30 x 50 centimetri da tenere tra le gambe, ma è possibile anche tenerlo sul sedile di fianco o sul tavolino se non è di disturbo a chi ci sta vicino, in modo da permettere anche l nostro micio di godersi il paesaggio. Tuttavia non ne è ammesso portare più di un trasportino per passeggero. 

Sarebbe educazione assicurarsi con i passeggeri adiacenti che nessuno abbia allergie al pelo del gatto, alternativamente è possibile chiedere al train manager di avere un’altra collocazione sul treno. 

Per viaggiare all’estero in treno è invece necessario consultare il regolamento delle specifiche compagnie di viaggio. Ad esempio sui treni Eurostar che collegano la Francia ed il Belgio tramite eurotunnel all’ Inghilterra, non è accettata la presenza di animali. 

Aereo

Per quanto riguarda l’aereo la situazione si fa più complessa e variabile a seconda dell’area geografica. Dal momento che ogni compagnia aerea ha il proprio regolamento ed il proprio tariffario, sarebbe consigliato di mettersi in contatto con la compagnia stessa per informazioni sul loro regolamento.

In Europa generalmente tutte le compagnie aeree accettano entro determinati limiti di peso e dimensioni del trasportino i gatti in cabina, ma normalmente è consentito solo un numero limitato di animali a bordo del volo e non più di uno a passeggero. Il gatto deve trovarsi all’interno di un trasportino rigido o borsa a tenuta stagna ben areata che non superi le dimensioni di 48x33x29 e che in totale (incluso il peso del gatto e di eventuale mangime) non superi i 10kg.

Bisogna inoltre verificare che la targhetta identificativa del vostro gatto sia in regola in caso di eventuale smarrimento e fare attenzione all’età del proprio gatto, infatti gli animali con età inferiore ai tre mesi non sono ammessi in aereo. Fanno eccezione da quanto detto i voli per il Regno Unito e l’Irlanda, per raggiungere questi ultimi due paesi non è infatti possibile far viaggiare il micio in cabina con nessuna compagnia aerea. 

In quel caso l’animale potrà viaggiare sull’aereo solamente se portato in stiva al seguito di tutti gli altri bagagli, tuttavia sconsigliamo vivamente questa ipotesi, dal momento che risulterebbe essere un’esperienza particolarmente stressante, se non terrificante, per i nostri amici felini. Di conseguenza, se si ha più di un gatto o se si vuole raggiungere paesi le cui normative non consentono la presenza di animali in cabina, è possibile fare affidamento su appositi vettori che si occupano del trasporto animali. 

In alternativa vi è l’opzione di attraversamento dell’eurotunnel in macchina o utilizzare un traghetto. 

Per quanto concerne tutti gli spostamenti di cani e gatti all’interno dell’unione europea, il regolamento dice che l’identificazione degli animali deve avvenire tramite un sistema di identificazione elettronico (microchip) e tramite il passaporto europeo.

Traghetto

Su tutti i traghetti e aliscafi è consentito l’imbarco di animali domestici ed ognuno di essi deve essere inserito all’interno del biglietto insieme agli altri passeggeri, in modo da possedere un regolare e valido titolo di viaggio. Ciò vale sia per le compagnie da cui è richiesta un’aggiuntiva tariffa di viaggio per il loro imbarco, sia da quelle che invece non la richiedono.

Il numero di gatti che ogni singolo passeggero può portare con sé dipende dalla compagnia, di conseguenza conviene consultare direttamente il loro sito. 

È d’obbligo che l’animale possegga la certificazione veterinaria di buono stato di salute e che siano state eseguite tutte le principali vaccinazioni e profilassi. È inoltre richiesto il passaporto europeo per i viaggi al di fuori delle acque italiane. 

Senza questi documenti c’è il rischio che venga negato loro l’imbarco. Per viaggi fuori dall’Italia è per giunta necessario che venga eseguita la vaccinazione antirabbica. 

Su alcuni traghetti è presente il gattile di bordo, dove è obbligatorio far stazionare gli animali, i quali dovranno obbligatoriamente essere contenuti nei propri mezzi di trasporto e potranno essere visitati durante il viaggio dai propri padroni per accertarsi che stiano bene.

Nave da crociera

Non tutte le compagnie di crociera sfortunatamente accettano animali domestici a bordo, è dunque importante informarsi per tempo. Nella stragrande maggioranza dei casi ai passeggeri è vietato portare con sé qualsiasi tipo di animale per ragioni di igiene. Le compagnie spesso vogliono infatti prevenire complicazioni quali allergie o altri pericoli come morsi o graffi. 

Un altro punto importante da sottolineare è la legislazione che varia di paese in paese. Dal momento che la maggior parte delle crociere fanno viaggi che contengono tappe al di fuori delle acque italiane, le compagnie di crociera nella maggioranza dei casi non vogliono fare fronte a questo problema amministrativo. 

Tale situazione non ha purtroppo aspettative di cambiamento se non per rari casi. Vi sono tuttavia delle eccezioni: alcune compagnie acconsentono la presenza di cani guida. Al momento della prenotazione le persone non vedenti devono informare la compagnia attraverso un modulo da compilare, allegato al certificato di vaccinazione del proprio animale. 

A parte queste situazioni particolari, per ora sembra che una delle rare compagnie ad accettare animali a bordo della sua nave, la Queen Mary 2, sia la Cunard. Essa infatti consente ai passeggeri di salire a bordo con il proprio animale domestico, offrendo programmi appositamente adattati per gatti e cani e aree e cibi appositi per i loro bisogni. Tuttavia anche in questo caso vi sono delle eccezioni dovute alla razza e alle dimensioni del proprio animale: molti cani di taglia grande non sono infatti accetti sulla nave. 

Consigli utili per affrontare il viaggio

Se si viaggia in auto ed il micio non è abituato a viaggiare o non tollera bene la sensazione dell’auto in movimento, si consiglia di far abituare il gatto in modo graduale. 

Sarebbe utile iniziare compiendo dei piccoli giri in auto nei pressi della propria casa e allungando di volta in volta sempre più la durata del tragitto. Se il micio soffre di mal d’auto consigliamo di tenerlo a digiuno prima del viaggio e assicurarsi che utilizzi la lettiera poco prima della partenza. Alcuni gatti amano poter guardarsi intorno, altri invece possono risultare timorosi se non addirittura terrorizzati. A seconda della differente reazione del vostro micio, potete decidere se coprire il trasportino con un telo o se lasciargli la visuale libera. 

Per alleviare lo stress del viaggio esistono inoltre molti prodotti in commercio a base di feromoni o a base di estratti naturali di erbe calmanti, che possono essere spruzzati intorno a noi e sul sedile del mezzo di trasporto (sono infatti innocui ed inodori per noi essere umani) e direttamente all’interno del trasportino qualche ora prima della partenza; alternativamente il vostro medico veterinario potrà suggerirvi eventuali integratori che potranno aiutare il gatto ad affrontare il viaggio. 

Se durante i viaggi in macchina il gatto risulta essere particolarmente irrequieto, potrebbe essere utile mettere un po’ di musica a basso volume: tentando di proporre al vostro gatto diversi generi musicali, dalla musica classica al pop, c’è la possibilità che troviate un genere di suo gradimento che possa tranquillizzarlo durante il viaggio.

Qualsiasi sia il mezzo di trasporto utilizzato, è doveroso ricordare che il micio non deve mai essere tirato fuori dal trasportino per nessun motivo. Se si intraprende un viaggio eccessivamente lungo, ad esempio superiore alle 12 ore, e risulta essere necessaria una sosta per far mangiare il micio e fargli usare la lettiera, si consiglia di liberare il micio in un luogo completamente chiuso e ristretto, al fine di poter facilmente recuperarlo in caso decidesse di fuggire, per esempio nella camera da letto di un hotel o di una stazione di servizio. 

Anche voi porterete i vostri animali in vacanza con voi quest’anno? Sapevate di queste procedure? 

Fatecelo sapere nei commenti! 

Vi auguriamo delle buone vacanze.

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2 commenti su “Gatti e viaggi”

  1. Iride Margherita

    Ritengo che questo articolo debba essere diffuso il più possibile in quanto è molto istruttivo ed utilissimo. Inoltre ho subito riscontrato il carattere della concretezza nell’informazione .
    Ringrazio molto chi lo ha scritto in quanto nell’articolo, si percepisce il lavoro di documentazione e di esperienza diretta messa al servizio di chi possiede un gatto e vuole portarlo con se in viaggio. Mi auguro che dopo aver letto e conservato con cura questo articolo , tanta gente si sia sensibilizzata ed informata sull’argomento!!!!
    Complimenti vivissimi e spero di attingere ancora a tali fonti di informazione!!!!

    1. Enea Santiprosperi

      Grazie mille per i complimenti e per aver letto l’articolo, ci fa molto piacere ricevere questo tipo di feedback.
      Se può aiutarci a diffonderlo condividendolo con i suoi amici ci darebbe un grande aiuto! Grazie mille e buona serata!

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